Apple, che cosa bolle in pentola sulla driverless car

Sul Projetct Titan della casa di Cupertino c’è una nebbia di mistero. Forse non sta progettando un’iCar, come molti si attendono. «Noi vediamo il veicolo autonomo come la madre di tutti i progetti di intelligenza artificiale», ha detto il Ceo Tim Cook. Svelando qual è la vera sfida che vuol vincere

15 Giu 2017

Lo sviluppo dell’auto senza conducente è certamente uno dei temi tech più caldi in questo momento. Si avvicina per molte società il momento dei primi test su strada, l’industria automobilistica è sempre più minacciata da nuovi player, si rivoluziona il concetto di mobilità, molti settori (come quello assicurativo) prendono le misure rispetto all’impatto che le nuove auto avranno sul loro business. E molte tech company cominciano a fare un nuovo ‘mestiere’ : costruire autoveicoli. Vedi Google.

Vedi Apple. Il cui Project Titan è avvolto dal segreto, sollecitando illazioni, rumors, caccia alla notizia. Contrariamente a Google che ha comunicato ogni più piccolo passo in avanti del suo progetto drivelerss car dedicando un sito che quasi quotidianamente aggiornava su ogni novità, di Apple non si hanno certezze se in effetti stia progettando una ‘sua’ auto.

Apple è sempre stata un’azienda di prodotto consumer con una strategia basata su un ecosistema chiuso, per cui le naturali aspettative sono che ad un certo punto lanci la sua iCar dal magnifico design e usabilità, quale nuovo dispositivo al centro di tale ecosistema.

Ma le recenti affermazioni di Tim Cook , Ceo Apple, rimbalzate su tanti giornali come nuova luce sul progetto Titan, in realtà possono addirittura confondere di più le idee su quello che Apple sta combinando.

“Ci stiamo focalizzando sui sistemi autonomi” ha dichiarato Cook in un’intervista a Bloomberg TV. “Chiaramente uno degli obiettivi dei sistemi autonomi sono quelli per la guida. Ma ce ne sono anche altri. Noi vediamo il veicolo autonomo come la madre di tutti i progetti di intelligenza artificiale. Probabilmente uno dei progetti più difficili in materia di AI “.

L’affermazione di Cook riporta l’attenzione su un elemento: l’intelligenza artificiale. La vera sfida nel business tecnologico oggi sembra essere questa. L’auto autonoma ha certamente offerto una piattaforma per l’applicazione dell’AI supportandone di fatto l’evoluzione, perciò è ‘la madre di tutti i progetti AI’. Chissà quali sono gli altri, in casa Apple. L’intero universo Apple (smartphone, smartwatch, computer, Apple TV, iPad, smart home e salute) beneficia di intelligenza artificiale e potrà beneficiarne sempre di più, Cook ne parla in questo bell’articolo del MIT Technology Review.

Il nuovo focus di Apple è quindi la tecnologia di intelligenza artificiale e le sue applicazioni nei prodotti? Nei suoi prodotti o sarà il software in se stesso il nuovo prodotto da vendere B2B? O questo gran parlare di AI è una sorta di depistaggio dal prossimo dispositivo Apple iCar?

“Non abbiamo ancora annunciato da un punto di vista prodotto che cosa faremo – ha dichiarato Cook laconico – ma possiamo certamente dire che è l’AI è una tecnologia centrale che riteniamo molto importante”.

Non sarebbe in linea con la storia Apple quello che secondo alcuni potrebbe accadere e cioè che possa far uscire un prodotto creato in collaborazione con aziende dell’industria automobilistica: quando ha deciso di inventare una nuova generazione di cellulari non si è mica fatta il problema di sfidare i colossi di allora della telefonia (es. Nokia, BlackBerry) né tantomeno ha pensato di scendere a patti con loro. Apple è un disruptor e il design totale di un nuovo prodotto fa parte della sua essenza.

D’altro canto da un punto di vista economico, problemi di investimenti non ce ne sono: la mela morsicata è l’azienda più ricca al mondo anche nell’ultima classifica Forbes. possiede laboratori avvolti anch’essi dal mistero in Silicon Valley e si dice in Germania e ha assunto centinaia di specialisti ‘soffiati a Tesla, Bmw, Ford per lavorare al progetto (qui una sintesi di Business Insider); ha investito un miliardo di dollari nella società cinese di ride-sharing Didi Chuxing; ha investito nel nuovo fondo di venture capital globale, il più grande della storia, Vision Fund, che sarà focalizzato su AI, robotica, IoT.

Tutto ciò fa pensare a un prepotente interesse di Apple per il proprio posizionamento nella mobilità del futuro.

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