Cosa cambierà con le driverless car

La svolta è attesa tra il 2020 e 2030. Più sicurezza sulle strade, ma nuovi rischi “digitali”. Ecco le previsioni di McKinsey e Bank of England. Con i rischi e le opportunità per le compagnie di assicurazione

16 Lug 2015

L’auto senza conducente sta imboccando velocemente la strada del business. Come dimostra anche la recente acquisizione per 30milioni di dollari di VisLab, spin-off dell’Università di Parma, da parte dell’americana Ambarella. VisLab dal 2009 ha sviluppato una serie di software per la visione artificiale che le hanno permesso di mettere su strada, appunto, un auto in grado di fare tutto da sola. Anche se ancora la maggioranza degli italiani è diffidente (solo il 14,9% ne comprerebbe una secondo uno studio di Autoscout24), la tecnologia avanza e propone nuove sfide.

Le auto che si guidano da sole sono quasi pronte per rivoluzionare il mercato e la mobilità, servono soltanto un paio di anni ancora per renderle perfettamente affidabili: non solo multinazionali hi-tech come Google ed Apple, ma i nomi eccellenti dell’industria automobilistica come Bmw, Audi, Volvo, Mercedes, Toyota, Nissan, Jaguar, Land Rover, Ford si stanno dando da fare. Per non parlare di Tesla che, date le premesse di altissima sfida tecnologica dalle quali è partita, è certamente nel gruppo dei disruptor del mondo automobilistico.

Difficile prevedere quali potranno essere le reazioni del mercato, sicuramente perché il nuovo veicolo parta davvero serve non solo il passaggio dal prototipo al prodotto “consumer”, ma l’adeguamento di normative, regolamenti e disposti legali vari, ripensati per un’auto guidata non più da un essere umano, ma da un’intelligenza artificiale.

In particolare nel settore assicurativo, quale potrebbe essere l’impatto?

La Bank of England dice che l’arrivo delle “driverless car” potrebbe addirittura spazzare via le assicurazioni per l’auto così come come le conosciamo oggi, basate sull’errore umano e sugli incidenti, elementi di rischio che dovrebbero essere ridotti a zero con la nuova “smart auto”.

I computer non si addormentano, non bevono, non si distraggono, sono in grado di elaborare immagini e dati molto più velocemente dell’uomo, in sintesi possono senza dubbio guidare meglio di un essere umano.

Infatti, le previsioni di McKinsey parlano di una riduzione degli incidenti automobilistici pari al 90%, ed è evidente che verrà proprio a indebolirsi il motivo principale per il quale si assicura l’autoveicolo e provocherà, come minimo effetto, la drastica riduzione dei premi assicurativi.

A dare l’allerta sono anche i commentatori di Forbes, Wall Street Journal, The Telegraph, MarketWatch.

I grandi cambiamenti derivanti dall’arrivo delle driverless car rappresentano, al tempo stesso, una grande opportunità di innovazione nei servizi assicurativi, per le compagnie che ne sapranno approfittare. Per esempio, sarà necessario ripensare l’assicurazione auto spostando la responsabilità dal conducente “umano” alla casa automobilistica, cioè al produttore del veicolo, ripensare quindi le relazioni in chiave b2b.

Il mondo assicurativo ha dalla sua enormi database di utenti e brand già riconosciuti, che costituiscono non solo un grande valore di scambio nel b2b, ma un patrimonio di informazioni e potenziali utenti per l’erogazione anche di nuovi servizi completamente al di fuori del core business tradizionale, ma tuttavia profittevoli.

Come si dice nell’articolo di Bank of England “ viaggiando su una driverless car, i passeggeri hanno a disposizione più tempo per stare al computer, usare il proprio iPad, per guardare la TV o ascoltare musica, tutti canali indicati per l’erogazione di nuovi servizi da parte delle assicurazioni”.

Per concludere, se da un lato la driverless car elimina certi problemi di sicurezza, dall’altro ne pone di nuovi: cosa dire, per esempio, della sicurezza del software che guida l’auto? Nuovi prodotti assicurativi potrebbero essere legati alla protezione dagli attacchi informatici o a malfunzionamenti del sistema software, che non possono mai essere esclusi in assoluto.

La necessità di una copertura assicurativa non verrà meno con l’arrivo delle driverless car, ma va ripensato il campionario dei prodotti assicurativi attuali e colta l’opportunità di innovazione che ne deriva con una prospettiva aperta a 360 gradi.

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