Driverless car, le assicurazioni la prima delle 13 industrie che saranno sconvolte

Non ci sono solo le case automobilistiche. CB Insights ha preparato una lista di tutti i settori che subiranno gli effetti dell’arrivo delle auto senza conducente, dal real estate ai fast food e ai media. E in testa ci sono le compagnie assicurative

17 Mag 2016

Certamente il settore che già attualmente è sconvolto dalla corsa all’auto senza conducente è l’industria automobilistica. Basta osservare la mappa di tutte le aziende che hanno progetti in questo senso, per capire che si tratta di un grande, grande affare.

Cb Insights ha stilato una lista di 13 settori, tra i quali si trova in prima posizione il settore assicurativo. Si stima che le auto autonome determineranno una diminuzione degli incidenti del 90%, rendendo di fatto meno necessaria una copertura assicurativa in tal senso. Ma quali sono settori diversi dall’automotive che dovranno fare i conti con l’arrivo sulle strade, nella mobilità, di questi nuovi veicoli che ci dispensano dalla guida?

Una conclusione forse approssimativa questa, visto che in Italia e molti altri Paesi è giustamente obbligatoria per circolare la RCA, la quale benchè possano diminuire gli incidenti, è certamente opportuno continui a esistere anche in funzione di una lontana eventualità, magari con differenti tipologie di polizze. Anche perchè, ci sono anche coloro che stimano addirittura un aumento degli incidenti in una fase transitoria di passaggio tra un mondo di auto a guida umana e auto a guida robotica: la convienza tra i due fronti potrebbe generare non pochi problemi.

Gli altri settori che subiranno contraccolpi sono:

– le auto-officine: meno incidenti significa meno auto da riparare; inoltre i sistemi di diagnostica a bordo delle auto diventano sempre più predittivi, migliorando lo stato di salute del veicolo

– tassisti e camionisti: nell’auto autonoma, l’autista è incluso

– hotel, ma sopratutto motel: a bordo dell’auto autonoma, le soste dell’autista sui lunghi viaggi per riposare non sono più necessarie

– compagnie aeree: i voli a corto raggio sono minacciati da una migliore mobilità su strada

– fast food: meno soste impreviste e fuori programma con l’autista robotico

– energia e petrolio: è vero che grazie a queste auto si viaggerà di più, ma le auto più smart vanno in direzione Tesla, cioè auto elettrica

– componenti auto (ricambi): nelle nuove auto saranno sempre meno i ricambi

– società di servizi come Uber o Lyft, che dovranno dotarsi di loro flotte per stare nel business, ma le corse saranno meno costose

– trasporto pubblico: perchè aspettare un autubus se possiamo allo stesso prezzo avere un taxi (driverless) che ci conduce esattamente dove dobbiamo andare?

– parcheggi: la nostra auto ci conducerà a destinazione e tornerà a casa; milioni di metri quadri saranno recuperati per nuovi scopi

– media e intrattenimento: c’è tempo libero da dedicare a quello che si vuole a bordo di un’auto se non si deve guidare- settore immobiliare: oltre a parcheggi e garage, l’intero settore edilizio subirà grandi cambiamenti a fronte di una nuova mobilità

– produttori auto: naturalmente tutte le politiche industriali andranno riviste, poichè sarà sempre meno rilevante per le persone possedere un’auto propria quando possono averne una on-demand in qualsiasi momento

Leggi l’articolo originale su CB Insights.

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