Amyko, tutto quello che c’è dietro un braccialetto connesso

La startup milanese, vincitrice nel 2016 del contest Open-F@b Call4Ideas di BNP Paribas Cardif, punta a diventare una piattaforma cloud per la gestione della salute a 360 gradi. E con la Compagnia assicurativa sperimenta servizi innovativi

10 Ott 2017

Definire Amyko semplicemente un wearable è ormai riduttivo: per la startup milanese, vincitrice nel 2016 del contest Open-F@b Call4Ideas di BNP Paribas Cardif, il dispositivo indossabile è solo una parte del servizio di e-health che sta costruendo, grazie anche alla collaborazione con la Compagnia.
La startup ha infatti vinto la competizione dello scorso anno con la propria soluzione, costituita da una piattaforma, app mobile o web, associata a un wearable device (un braccialetto) in grado di condividere e archiviare tutte le informazioni mediche dell’utente. Già attualmente tramite Amyko l’utente può gestire la propria storia sanitaria (documenti, referenti, ecc) e la propria sicurezza semplificando la gestione in un’unica piattaforma grazie ad una user experience dinamica, personalizzabile, semplice e con un approccio molto interattivo. Ma i progetti in campo sono molti altri.

​”Dopo aver vinto l’edizione 2016 di Open-F@b Call4Ideas abbiamo sviluppato un interessante progetto pilota lavorando a stretto contatto con il team R&D di BNP Paribas Cardif spiega Marcello Bonora, CEO di Amyko – Abbiamo sviluppato delle ulteriori customizzazioni al nostro prodotto in modo tale da rispondere al meglio alle richieste della compagnia. Per BNP Paribas Cardif è importante andare nella direzione dell’assicurazione “che si preoccupa della tua salute”, cercando di sviluppare diversi servizi in più che non fossero la semplice polizza assicurativa dello status attuale del mercato. Per esempio, la connessione del nostro braccialetto e piattaforma alla polizza potrà creare un’interazione con i propri utenti e offrire nuovi servizi per tipologie di persone ad oggi non facilmente assicurabili (ad esempio i malati cronici) dando anche uno strumento utile alla sicurezza della persona. BNP Paribas Cardif ha voluto inoltre guardare al mondo aziendale: stiamo anche lavorando a un’estensione delle soluzioni del nostro wearable, quali la possibilità per i dipendenti di entrare in azienda, pagare con i buoni pasto attraverso un unico strumento sicuro, innovativo e contactless ed altre soluzioni sinergiche che non possiamo divulgare al momento.”

A che punto siete con la realizzazione di questi progetti?
“Stiamo definendo con BNP Paribas Cardif l’implementazione pratica di un pilota sui dipendenti della sede di Milano. Il progetto ci ha dato modo di avvalorare le nostre idee di sviluppo su alcuni prodotti e servizi che avevamo in mente di lanciare, già prima di Open-F@b Call4Ideas, e visto l’interesse di BNP Paribas Cardif per il nostro lavoro, sono emerse altre interessanti idee da proporre al mercato. Abbiamo, infatti, sviluppato ulteriormente i servizi di Amyko legati al mondo aziendale, ad esempio, come prima accennato, l’utilizzo del braccialetto per la gestione degli accessi e i pagamenti contactless.
Oltre al settore assicurativo, negli ultimi mesi abbiamo reso sempre più forte il legame con il settore bancario, rendendo Amyko un vero e proprio strumento di pagamento contactless grazie alla partnership con Oberthur, leader mondiale nella sicurezza dei pagamenti e produzione di chip. Ad esempio, una versione super customizzata di Amyko, lanciata a gennaio 2017 in esclusiva europea, viene già utilizzata da Carrefour Belgio per i pagamenti digitali”.

Progetti futuri?

Amyko sta evolvendo sempre più in una piattaforma cloud di gestione della salute a 360° con uno sguardo approfondito sull’integrazione tra diversi attori, sempre nel rispetto e nell’osservanza della legge per la tutela dei dati supersensibili. – continua Marcello Bonora – Grazie al lancio della nuova app, la piattaforma è diventata ancora più personalizzabile dai diversi partner del mondo health. In particolare, ci stiamo aprendo anche al mercato dell’assistenza domiciliare integrata: la piattaforma Amyko, la app, l’uso dei tag NFC possono infatti essere applicati alla gestione dei caregivers che si occupano di assistere le persone che hanno necessità di cure a domicilio. Amyko e il suo sistema facilitano la gestione dei check-in e check-out degli operatori, ottimizzando così il controllo dell’emissione delle cure, e offre la possibilità ai familiari di essere sempre informati su tutto ciò che succede ai loro cari.
Oltre all’ambito e-health, la nostra azienda si sta muovendo trasversalmente anche sul mondo animale, dove la tracciabilità delle informazioni veterinarie e zootecniche, è oggi scarsamente digitalizzata. Si tratta semplicemente dell’applicazione delle nostre conoscenze in ambito di salute digitale, dal mondo umano a quello animale. In questo ambito stiamo sviluppando dei progetti molto interessanti di zootecnia con governi esteri”.

Ad oggi, Amyko ha ricevuto investimenti da fondi di venture capital per 560.000 euro.

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