Child Explorer, la startup IoT che aiuta i bambini ad essere autonomi

La internet degli oggetti a misura e a supporto dei più piccoli: il progetto sviluppato da questa nuova società è il tipico esempio di servizio hitech che apre prospettive innovative per un’industria come quella assicurativa

05 Feb 2016

Quanto spesso sentiamo dire che i bambini di oggi, a causa della tecnologia, sono diventati più pigri, sempre più sovrappeso, meno sociali e meno indipendenti?

Si da il caso che proprio l’uso della tecnologia può correre in soccorso delle famiglie per aiutare i giovanissimi a muoversi di più, insieme ai loro coetanei, permettendo loro di recuperare autonomia e indipendenza, di imparare a muoversi nella loro città, ma garantendo anche un certo grado di tranquillità ai genitori.

Child Explorer è il progetto di un servizio, dedicato ai bambini dai 5 agli 11 anni, che ha la missione di aiutarli ad acquisire maggiore autonomia negli spostamenti cittadini, stimolandoli anche ad un corretto stile di vita e comportamenti più “smart”.

Ideato dalla società Enbelive, Child Explorer è costituito un’app, una webplatform, uno smartwatch e un pervasive game, la cui combinazione permette di aiutare le famiglie (e in particolare i bambini) nell’organizzazione quotidiana, risolvendo l’accompagnamento e la ripresa dei bambini da scuola e nei loro spostamenti. Attraverso lo smartwatch i genitori possono geo-localizzare il figlio in qualsiasi momento e accedere al registro elettronico della scuola; il bambino è rassicurato dal fatto che può contattare mamma e papà in qualsiasi momento. Inoltre, il pervasive game incentiva il bambino nelle buone pratiche: movimento fisico, stile di vita corretto in termini di sostenibilità ambientale, risparmio energetico, sana alimentazione, che gli permettono di acquisire punti nel gioco.

Child Explorer contiene anche un sistema che mette in collegamento i bambini che frequentano la stessa scuola, simile al cosiddetto Pedibus che si realizza in molti centri urbani: attraverso l’app, infatti, si organizzano piccoli gruppi di bambini, che magari abitano nella stessa zona, che potranno ritrovarsi e sotto la supervisione di un adulto (tipicamente un genitore disponibile) raggiungere la scuola a piedi. Ogni figlio potrà inviare un sms ai genitori una volta giunto a scuola: lo smartphone può memorizzare fino a 5 numeri di riferimento, e il messaggio potrà essere vocale o testuale, in stile whatsapp. Lo smartphone è anche dotato di un bottone SOS e del GPS, per cui il genitore può sempre sapere dove si trova il figlio e seguirne gli spostamenti attraverso l’app.

La tipolologia di servizio ideata di Child Explorer, basata su tecnologie IoT, è del genere che piace anche alle assicurazioni perchè è facilmente traducibile in un prodotto assicurativo innovativo, o rappresentare il corollario e l’evoluzione di quelli esistenti.

Infatti ha già attirato l’attenzione di una compagnia: si è classificato al primo posto nel contest IoT e Big Data di Cardif Open-F@b dello scorso dicembre.

Qui di seguito un veloce video di presentazione del progetto.

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