Cuvva, da una startup la polizza auto che attivi solo quando serve

La società scozzese, che ha già raccolto due milioni di sterline, sta lanciando un prodotto on-demand e personalizzabile: si sottoscrive un abbonamento mensile per il veicolo fermo e tramite un’app si paga l’uso solo per il tempo che si prevede di guidare. Una possibilità che riduce i costi e va incontro ai nuovi modelli di mobilità urbana

03 Feb 2017

Tra le startup europee insurtech da tenere d’occhio, ne avevamo accennato qui, Cuvva si caratterizza per focalizzarsi solo sul settore auto, rispetto al quale vuole offrire un servizio che tante persone hanno sempre sognato: una polizza auto temporanea, commisurata a un uso effettivo, on-demand.

In particolare, le circostanze in cui la proposta della scozzese Cuvva viene in soccorso sono due.

E’ noto che molte persone che possiedono un auto, soprattutto quelli che vivono in una città, non ne facciano un uso frequente e quotidiano e paghino pertanto un premio assicurativo non effettivamente proporzionato al reale utilizzo e quindi al rischio a cui possono essere sottoposti. Cuvva pone fine a questo status quo con un modello semplice e immediato: permette infatti di acquistare l’assicurazione tramite un abbonamento mensile compreso tra le 10 e le 30 sterline, a seconda della vettura e alla città in cui si vive, che copre il rischio legato a un’auto “ferma”. Alla necessità, cioè quando l’assicurato intende usare la vettura, tramite l’applicazione Cuvva si effettua una sorta di “rabbocco” dell’abbonamento, a partire da 1,20 sterline all’ora, solo per il tempo che si prevede di guidare. La società dichiara che permette di fa risparmiare fino al 70% sui costi assicurativi a proprietari che percorrono meno di 4000 miglia all’anno.

Questo tipo di polizza è quella che Cuvva sta lanciando come novità proprio in questi giorni.

La seconda circostanza sorge quando si prende in prestito un’auto altrui, quella di un amico o parente o in caso di condivisione del mezzo. Di solito, le tradizionali polizze auto sono legate a uno specifico conducente, il proprietario. Questo tipo di esigenza è stata in realtà l’originario focus di Cuvva, quando è stata lanciata nel 2015.

“E’ ridicolo che non si possa prendere in prestito una macchina per un’ora, a causa della difficoltà di ottenere la copertura a breve termine. – dice Freddy Macnamara, co-fondatore e CEO di Cuvva – Oggi posso ordinare un Uber o un Deliveroo da casa mia, ma non posso acquistare al volo l’assicurazioneper il tempo che mi serve. Ci siamo resi conto che avremmo potuto utilizzare lo stesso meccanismo per far risparmiare ai driver occasionali una quantità enorme di denaro. Risparmi fino a 500 – 1.000 sterline all’anno sull’ assicurazione auto fanno comodo a tutti!”.

La società ha appena raccolto 1,5 milioni di sterline, in un round guidato da LocalGlobe , il fondo VC fondata dal duo padre e figlio Robin e Saul Klein. Altri sostenitori della startup includono Tekton Ventures, TechStars Ventures, Seedcamp, Nick Hungerford (fondatore di Nutmeg) e Ian Hogarth (fondatore di Songkick). Cuvva ha raccolto complessivamente 2 milioni di sterline da quando è stata fondata a fine 2014.

Ophelia Brown, general partner di LocalGlobe, ha detto: “L’assicurazione pay-as-you-go è un prodotto atteso da tempo nel Regno Unito, dove i conducenti utilizzano la propria auto sempre meno. Ed è pazzesco che i premi delle polizze non riflettano tale cambiamento. Cuvva ha semplicemene capito che i consumatori, così come oggi si aspettano trasparenza dei prezzi e flessibilità in tutti gli altri servizi finanziari, vogliono ottenere lo stesso con la loro assicurazione. “

Cuvva è in grado di offrire polizze a un costo molto basso, perché ha costruito una piattaforma tecnologica che si interpone tra le compagnie e i clienti, con collegamenti diretti verso terzi come la DVLA – la Motorizzazione UK. Questo permette all’azienda insurtech di tagliare i costi di intermediari e costruire prodotti che sono customer-centric e flessibili.

La società è regolata dalla Financial Conduct Authority e ri-assicurato da Swiss Re, uno dei più grandi riassicuratori del mondo.

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